sabato 29 giugno 2013

Londra, itinerario per undicenne. Terzo giorno

Il quarto giorno di permanenza abbiamo deciso di dedicarlo alla visita dei musei.
Prima quello di storia naturale (Natural History Museum). http://www.nhm.ac.uk/
Veramente molto bello, ricco di reperti e ben organizzato.
Simpaticissima poi l'entrata libera (in tantissimi musei londinesi l'ingresso è gratuito)



Certo qui avrebbe dovuto esserci il Vic.

Secondo step, visita al museo della scienza. http://www.sciencemuseum.org.uk/

Particolarmente apprezzato da Leli per le mostre interattive e i giochi didattici.
In questa sede ho appreso, stante il rapporto tra la lunghezza del mio dito indice e dell'anulare di essere un maschio. Pare che statisticamente le donne, a differenza degli uomini,  abbiano l' indice più lungo dell'anulare  e sembra che questa particolarità sia connessa al livello di testosterone che ha la madre durante la gravidanza.Io invece no. Misurarsi le dita please, vorrei sapere se sono un caso patologico abnorme 
Per riuscire a trascinare fuori Leli abbiamo dovuto prometterle che la giornata si sarebbe conclusa con qualcosa di altrettanto entusiasmante:


Il London eye

Questa ruota panoramica venne costruita nel 1999 e inaugurata da Tony Blair  il 31 dicembre dello stesso anno.
Venne aperta al pubblico però a marzo del 2000.
E'alta 135 metri (brrrrrrrrrrr).
La coda per salirci sopra è abbastanza eterna (e prima bisogna fare quella per i biglietti) dato che ogni persona viene controllata in maniera abbastanza accurata.
Ogni volta che un gruppo scende da una navicella salgono degli addetti con il metal detector per verificare che tutto sia a posto.
Abbastanza inquietante ma si spera efficace.
Leggo che, sul predecessore del London eye, nel 1906 rimasero intrappolate 74 persone per quattro ore e mezza.
Fortunatamente lo leggo ora...
Comunque bellissimo, la visita merita proprio. 


venerdì 28 giugno 2013

Londra, itinerario per undicenne. Secondo giorno

Aprofittando del fatto che siamo stanziati a Ilford  (a est di Londra) abbiamo deciso di andare a visitare Greenwich (sud est).
Greenwich è una cittadina storica veramente deliziosa ed è nota per aver dato il suo nome al meridiano longitudine 0.


Bimbastra a cavallo del meridiano.
Ci sono anche un bel museo marittimo
E l'Osservatorio

Dopo abbiamo deciso di fare una piccola crociera sul Tamigi, partenza da Greenwich e arrivo a Londra.



Dopo Trafalgar e Chinatown

Per finire in bellezza la giornata...





M&M's



Preparativi per la scuola.

"Vic che zaino vorresti per la scuola? "
"Ah io ho le idee molto chiare, ovviamente deve essere dei dinosauri, ma non stampato. Deve avere un T-Rex tridimensionale, ma solo il busto, che esce dal tascone dietro. Poi devono esserci anche un triceratopo e un brontosauro pupazzetti che si possano staccare per giocarci quando mi annoio"
Semplice no?

venerdì 21 giugno 2013

Londra, itinerario per undicenne, primo giorno

Oggi giornata intensissima.
Abbiamo cominciato con il cambio albergo e, appena arrivati nella struttura, che avrebbe dovuto ospitarci, abbiamo scoperto di essere stati subappaltati a un atro albergo (ovviamente più scomodo) per cui ci hanno caricato su un taxi e via...
In mattinata siamo andati al British Museum


Leli ha particolarmente apprezzato la sezione egizia (anche se noi torinesi abbiamo il secondo più bel museo egizio al mondo, come apprendiamo prima ancora di imparare a parlare).

La bimbastra ha passato la mattinata a fotografare tutto ciò che era nelle immagini del suo sussidiario (rammaricandosi enormemente di non avere dietro il prezioso libercolo, casomai le fosse sfuggito qualche doppione).
A un certo punto io,  in una teca, vedo un reliquiario contenente alcuni resti mortali di Thomas Beckett
Chiamo immediatamente Leli e comincio a sproloquiare sull' importante figura dell'arcivescovo di Canterbury, sul suo inquadramento storico e sociale.
Mentre, con tono grave e voce profonda, passo ad analizzare la fondamentale opera di Eliot sopraggiunge il Pan. Leli con grande entusiasmo grida:" Papà guarda, il vescovo di Canterbury ammazzato!" indicando con grande slancio questa statua:

Tipo sbarazzino l'arcivescovo come vedete...

Finita la visita al museo, ci siamo diretti verso Buckingham Palace.



Leli è stata lieta di apprendere che la regina fosse in casa ma ci ha fatto subito notare che, nel palazzo, si intravedevano in parecchie stanze delle luci accese (bella sprecona sua maestà).
E' rimasta invece un pochino delusa dalle guardie della regina a suo parere non sufficientemente immobili.

In effetti pareva avesse una discreta grattarola...

Poi il Big Ben

Wensmister Abbey (era terminato l'orario di visita e abbiamo assistito a una meravigliosa funzione religiosa con la corale pur di accedervi)



Infine la visita più gradita:
Harrods (dove abbiamo comprato un libro a tema dinosauro per il Vic e un DVD Peppa Pig celebrativo del giubileo della regina per JF)




Londra, finalmente!

Ieri siamo arrivate a Londra (il Pan era partito il giorno prima).
Battesimo del volo per Leli, è stata bravissima ma logorroica, praticamente tutto l'aereo la conosceva alla fine.
Appena arrivate abbiamo incredibilmente subito trovato il pulmann giusto, siamo poi serenamente salite sul treno per Ilford e, insomma, tutto sarebbe finito in gloria, se non fosse che abbiamo girato come trottole per due ore per trovare l'albergo (a 150 metri dalla stazione).
Gli inglesi non hanno perso quella simpatica abitudine di depistare il turista (e il navigatore  ci aveva abbandonato)

lunedì 17 giugno 2013

Buongiorno.

Stamattina era  per me il primo giorno libero da impegni scolastici (dopo il tour de force della scorsa settimana).
Per  non lasciarmi impigrire in inutile ozio il Pan ha subito sentenziato che il compito di portare i boys all'asilo passava a me.
Alle 8.35 dunque lui esce, con la faccia di un uomo sereno e lo sguardo scevro da preoccupazioni e a casa si scatena l'inferno.
Ore 8.36 il Vic (più che un bambino un concentrato di urina) si reca in bagno e urla in maniera straziante. Lo raggiungo di corsa mentre lui singhiozza: "non sono più biondo buaaaaaaaaaaaaaaaa". Il Pan ieri l'ha tosato per cui sono spariti i ciuffi più chiari e in effetti adesso è color castanino topo.
"Non vado all'asilo nononono rivoglio i miei capelli biondi".
"Vic, l'uomo mediterraneo va molto e poi a breve andiamo al mare e vedrai  che..."
Ore 8.42 JF "Non mi lavo i denti e neanche la fazza NONONO"
Ore 8.46 Vic "Mamma non trovo i pantaloni e neanche le mutande, esco così?'
Ore 8.48 okokok ce la possiamo fare (l'entrata è tassativamente entro le 9) Vic infilati i sandali, vieni qui JF che a te li metto io.
Ore 8.49 Ci siamo, Vic prendi il disegno che devi portare a scuola, il tuo asciugamano, federa e set pappa, io prendo la roba di JF
Ore 8.50 ora apro il cancelletto e andiamo..."JF perchè hai i piedini nudi???"
"Ho tolto i sandalini, non mi piasono""Come non ti piacciono, sono bellissimi i sandalini""No sono blutti e mi fanno male i piedini"
"Va bene torniamo indietro e mettiamo le scarpe"
Ovviamente con le scarpe (ancora quelle invernali) ci vogliono le calze, passiamo 2 minuti a cercarle, alla fine ne trovo un paio a righe gialli e verdi (JF indossa pantaloncini  a quadretti blu, azzurri, bianchi e rossi ma chissenefrega) le infilo al recalcitrante treenne e rivolo verso l'uscita.
Ore 9.01Giro la chiave nel portoncino e...niente, non gira, non scatta.
Chiamo Carmen (sempresialodata) e cominciamo inveendo a dare calci, spintoni  e spallate ma niente.
Ore 9.03 Thibault con mossa repentina sfila dalla mano del Vic il disegno con il dinosauro (indispensabile a quanto pare per la didattica presente e futura) e comincia a correre per il giardino.
Ore 9.05 la catastrofe viene acchiappata e ricacciata nei suoi alloggiamenti con espressioni poco urbane.. Il Vic (ormai ululante) recupera il suo preziosissimo manufatto.
Ore 9.06 Con un colpo di genio decido di uscire dal cancello del garage. Salto quindi con l'agilità e la leggiadria che mi contraddistingue il muretto, faccio scendere i bimbastri e apro la porta.
Ore 9.07 Thibault galoppa libero e felice sulla statale.
Carmen ed io cominciamo ad inseguirlo, fortunatamente un passante pietoso lo intercetta e ce lo riporta.
Ore 9.09 Thibault con espressioni sempre meno urbane  viene riimmesso nel nostro giardino, riapro il  cancello per far uscire i bimbastri.
Ore 9.10 JF galoppa libero e felice sulla statale.
Per il placcaggio basto io.
Ore 9.12 saliamo in auto
Ore 9.17 arriviamo a scuola.
La maestra mi considera con palese disgusto, io mi profondo in scuse e mi viene fatto notare che il sacchettone sull'armadietto dei miei figli staziona sopra il mobiletto da venerdì e contiene gli abiti su cui il mio ultmogenito ha vomitato (venerdì appunto). Ehm...ci siamo dimenticati di prenderli
Esco da scuola e torno a casa abbastanza sollecitamente visto che alle 10 devo portare Leli dal dentista.
Ore 9.30 arrivo a casa.
Ore 9.31 urlo a Leli di pettinarsi e lavavarsi i denti
Ore 9.32 urlo a Leli di pettinarsi e lavarsi i denti
Ore 9.33  urlo a Leli di pettinarsi e lavavarsi i denti
Ore 9.34 urlo a Leli di pettinarsi e lavarsi i denti
Ore 9.35 urlo a Leli di pettinarsi e lavavarsi i denti
Ore 9.36 urlo a Leli di pettinarsi e lavarsi i denti
ore 9.37  urlo a Leli di pettinarsi e lavavarsi i denti
Ore 9.384urlo a Leli di pettinarsi e lavarsi i denti
Ore 9.39 urlo a Leli di pettinarsi e lavavarsi i denti
Ore 9.40  urlo a Leli di pettinarsi e lavarsi i denti
Ore 9.41  urlo a Leli di pettinarsi e lavavarsi i denti
Ore 9.42 urlo a Leli di pettinarsi e lavarsi i denti
Ore 9.43 vado sopra a vedere come mai Leli non si sta pettinando e lavando i denti.
Ore 9.44 urlo minacce irripetibili e Leli si  pettina e si lava i denti
Ore 9.45 Mammaaaaaaaaaaa ho rotto i pantaloni
Ore 9.46 mammaaaaaaa i pantaloni che mi hai dato sono stretti
Ore 9.47 risalto (sempre con grazia e leggiadria ) il muretto, faccio scendere Leli, lancio qualche croccantino a Thibault per distrarlo e usciamo
Ore 9.48 saliamo trionfalmente sull'auto
Ore 10.10 entriamo dal dentista e veniamo fatte accomodare in sala d'aspetto
Ore 10.11 arriva la segretaria, assumo una faccia umile e contrita e mi preparo alle scuse.
Ore 10.12 "Signora l'appuntamento era per le 11, mi spiace, non posso farla passare prima perchè oggi abbiamo solo un dottore"
Arghhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh

domenica 16 giugno 2013

Battaglia dei fiori.

La mia famiglia ha da parecchi anni un alloggio a Ventimiglia (IM).
Qui ogni anno si tiene una manifestazione stupenda: la battaglia dei fiori.
Sfilano carri allegorici allestiti completamente con fiori. I carristi poi al loro passaggio lanciano garofani sul pubblico (che dovrebbe rilanciarli per, appunto, battagliare ma io li ho sempre visti incamerare).
I carri sono sempre curatissimi in ogni dettaglio e di una bellezza mozzafiato.
Insomma ve la consiglio proprio (sigh sigh noi quest'anno niente perchè io ieri lavoravo e andarci in giornata è veramente una sfacchinata)
http://www.battagliadifiori.com/

Grigliata.

Oggi abbiamo fatto una bella grigliata in giardino con la numero uno (venutaci a trovare per il compleanno di Leli) e la Numero Sei.
I bambini hanno quindi cominciato a domandarsi a vicenda quale fosse stata la loro au pair preferita. La Numero Uno  ha stravinto (ma diciamo che era una fuori concorso) . Per le altre ognuno ne aveva una diversa. Per Leli la numero due, per JF la numero cinque. Per Vic solo e sempre La Numero Uno..
Tutti però hanno fatto la faccia offesissima quando ho ipotizzato che anche le au pair avessero il loro preferito.
Ho poi fatto vedere alla Numero Uno la pagina che la riguardava; è stata molto contenta delle attestazioni di stima e rispetto da parte delle sfati e ha detto che era molto dispiaciuta di aver deluso le loro aspettative.

sabato 15 giugno 2013

Visita allo Zoom.

Due domeniche fa invece siamo andati al parco Zoom (http://www.zoomtorino.it/) con il famoso Davide del mare (da non confondersi con Davide della mia classe).
Bellissima giornata e splendido parco
Alcuni ospiti:
Pinguini sudafricani a pranzo.


Airone selvatico autoinvitato.

Wafer biondo (ah già, questo ce lo siamo portati da casa)

Le zebre (due femmine e un maschio, sperano che il prossimo anno si riproducano)

I più simpatici (carattere caliente però, uno ha addentato l'orecchio di un addetto)

Che giornata!
Proprio poco fa JF ha domandato: "Mamma quando andiamo a Suuum?

Festeggiamenti per gli undici.



Giovedì, tra un impegno e l'altro, siamo riusciti ad incastrare la festa per gli undici anni della bimbastra.
Abbiamo fatto una cosa molto semplice a casa nostra.
Leli ha voluto invitare cinque sue compagne (in verità erano sette, ma due non sono venute senza manco avvisare...vabbè...) e abbiamo offerto una cena fredda.
Menù:
  • Panini allo yogurth con prosciutto crudo, robiola e rucola
  • Salatini di sfoglia alla crema di prosciutto
  • Tortini agli asparagi
  • Insalata di riso
  • tacchino con salsa tonnata
  • polpettone
  • cheesecake ai tre cioccolati (in foto)
Il cheesecake era stato espressamente richiesto dalla festeggiata. In effetti è un dolce molto adatto per il caldo estivo ma è difficilissimo da decorare decentemente. Avevo usato una tecnica trovata in rete per il sole di glassa gialla e dopodichè mi sono logorata tutto il pomeriggio perchè era venuto sproporzionatamente grosso rispetto al resto.
Devo dire però che le fanciulle hanno apprezzato parecchio (e hanno mangiato a quattro palmenti).
Prima della cena ho proposto alcuni giochini per scaldare un po`l'ambiente:
  • indovina chi è (una persona bendata deve indovinare chi sta parlando. Ovviamente questa persona cercherà di camuffare la sua voce per renderla irriconoscibile)
  • il pacchetto misterioso (a suon di musica si fa passare un pacchetto ricoperto da vari strati di carta. Ogni volta che la musica si interrompe il giocatore che lo ha in mano può togliere un involucro. Vince chi si trova l'oggetto in mano)
  • Memory tattile (in un sacchetto di carta ho posto diversi elementi di vario genere, i giocatori dovevano toccarli e scrivere gli oggetti riconosciuti)
Altro ameno passatempo della serata`sono stati i gavettoni e la scalata del muretto del nostro giardino (fortunatamente abbiamo dei vicini santi)

Cena di classe.

Stasera ho lasciato Pan, trittico e au pair e lieta e leggera come un'adolescente me ne sono andata alla cena di classe.
Ovviamente la classe non era la mia (ho perso notizie delle mie compagne di studi da, ahimè, 25 anni buoni) ma la V che ho avuto in sorte quest'anno.
Domande tipiche: "Prof si vede tanto che ho copiato la tesina?""Ma sarà vero che il presidente ha il programma anti spionaggio per vedere se le tesine sono copiate? ""Non esiste un modo per sapere in anticipo i temi della maturità? ", "Ma se io consegno solo uno dei miei 4 cellulari poi con gli altri tre posso copiare?", "Sarà il caso di farmi faare un certificato medico per incontinenza? Così posso andare in bagno tutte le volte che voglio per copiare agevolmente dai miei tre cellulari". "Io telefonerò a mio cugino che è bravissimo, si è diplomato con 80 15 anni fa, ha fatto un anno di lettere e ora cura le pubblic relation per una discoteca".
Dopo i ragazzi mi hanno chiesto di leggere la mano (mia specialità)
Domande tipiche:
"Proseguirà la mia storia con Maicol? ", "Inizierò una storia con Morbello di IV C?", "Cornificherò il mio fidanzato attuale"? ", "Il mio fidanzato attuale mi cornificherà?" "La mia relazione con Gianevasio intralcerà la mia carriera di cantante? ""Dovendo scegliere tra Luca, Marco e Matteo quale ipotesi si rivelerà la migliore? " "Luca, Marco e Matteo scopriranno l'esistenza degli altri due? "
Con mia somma sorpresa anche le colleghe presenti (tutte di materie scientifiche! ) hanno voluto farsi leggere la mano.
L'adoolescenza però è passata da un pezzo: "Quando andro in pensione? ", "Andrò in pensione? " "La mia tiroide? "

giovedì 13 giugno 2013

UN anniversario.

In effetti esistono due anniversari (l'altro è il 6 marzo).
Tra le varie bizzarrie della mia famiglia c'è pure questa, ci siamo sposati due volte (proprio due volte eh, non sto considerando le pubblicazioni).
Qualora vi interessasse chi è già sposato in comune e desidera, in tempi successivi,  unirsi in matrimonio anche con il rito cattolico deve chiedere un'apposita dispensa al vescovo (vabbè...se l'abbiamo ottenuta noi...)

Pan

Chi è il Pan?
Il Pan è l'uomo che, esattamente nove anni fa, sono riuscita ad indurre a dire , davanti a un frate cappuccino, una figlia, due testimoni e una trentina di invitati che sì, era assai felice di condividere la sua vita con me . E'quindi l'orgoglioso comproprietario del trittico, nonchè cointestatario del mutuo trentennale. Nega invece qualsivoglia coinvolgimento con la catastrofe canina.
Pan è l'abbreviativo di Pangloss, il nickname storico del mio amato coniuge. La scelta di questo soprannome è dovuta allo sconfinato amore che nutre mio marito per il Candido. Quando il nostro piccolo JF nacque tumultuosamente in Francia, asserì che l'avrebbe chiamato anche come l'illustre filosofo autore dell'opera, l'unico francese a suo parere degno di stima (fortunatamente Voltaire è uno pseudonimo).
L'etimologia del nome è chiaramente greca e potrebbe essere tradotta con "colui che ha sempre da dire su tutto..."
Chiunque conosca il soggetto in questione non potrà non trovare straordinariamente appropriata questa scelta linguistica...
Oggi è dunque il nostro anniversario di matrimonio e non posso non pensare, con emozione al momento in cui l'ing (dopo una figlia e svariati anni di convivenza dato che ha sempre considerato con sospetto chi si lancia in scelte precipitose e potenzialmente avventate) mi fece la fatidica domanda sussurandomi subito dopo "così la mia assicurazione sanitaria  passerà gli occhiali da vista pure a te...".

mercoledì 12 giugno 2013

Fine!

Sapete qual è la cosa che più mi piace del mestiere di insegnante?
Ogni anno rivivo la gioia dell'ultimo giorno di scuola...
(e ogni anno ritorno quindicenne per qualche ora)

martedì 11 giugno 2013

La numero uno.


A.  è stata la nostra prima au pair. Dopo lunghi, infruttuosi mesi di ricerca ci era alla fine parsa la più carina e interessata.
Mi era molto piaciuta la sua sincerità (anche se parecchi mi hanno dato della pazza). Aveva infatti detto chiaramente che era interessata a  venire proprio a Torino perché desiderava conoscere dal vivo un ragazzo con cui chattava regolarmente.
Parrà strano ma, la sua dichiarazione spontanea mi aveva favorevolmente colpita. Credo infatti che un punto da tenere in considerazione sia che non si possono avere aspettative irrealistiche. Le ragazze che mi dicono: " Voglio venire in Italia perché amo i bambini" generano in me qualche perplessità.
Insomma era fatta!
Subito comunicai la notizia al mio fantastico gruppo di amiche: le sfaticated housewives (ci fregiamo di tale nome per gli altissimi meriti domestici).
C'è poco da fare, quando c'è da dire una parola di conforto le sfati non si tirano mai indietro.
Jen (vedendo la foto): "Ma sei folle? E' chiaramente psicotica! Vi ucciderà nel sonno, smembrerà i vostri cadaveri in pezzi piccolissimi e li collocherà nel freezer, anzi no, nel cassettone delle pentole che hai appena finito di pulire"
Fran (http://thesardinianamerican.blogspot.it/ ): " Ci sono stati diversi casi celebri negli Stati Uniti, prova a gugolare  " au pair uccide"
Vale: " Una mia amica aveva un'au pair che mangiava sei etti di cioccolata al giorno, questo era un problema perché poi i bambini volevano fare la stessa cosa...!
Sandra: "La nanny dei miei amici era una fervente ecologista e non tirava mai l'acqua del gabinetto per non nuocere al pianeta"
Vale: "Poi ce n'era una che tutte le sere si mangiava un bel pezzo di gorgonzola nel letto occultando poi le croste dietro il termosifone...a un certo punto i condomini hanno cominciato a guardarli stranamente..."
Sandra-Fran "E se facesse parte di un'organizzazione internazionale di ladri? E se fosse coinvolta nel traffico di organi umani? Se fumasse-bevesse-si drogasse-spacciasse, fosse dedita alle orge? Pazza! Scriteriata! Pensa almeno ai tuoi figli innocenti...
Jen:  " Il cagnolino con lei nella foto chiaramente è già stato ucciso o venduto a un laboratorio di vivisezione..."
Tutte poi concordavano su un punto; la ragazza avrebbe avuto una relazione con il Pan e si sarebbe fatta intestare casa, auto e conto corrente (il mutuo ovviamente sarebbe rimasto a me).
Rinfrancata quindi dalle sfati previsioni sono andata a prenderla alla stazione (a dire il vero ci è andato il Pan perchè proprio quel giorno c'era stata una mega nevicata)
La numero Uno poi, non solo non ci ha ucciso, ma si è rivelata uno dei migliori affari mai fatti.
Vi basti sapere che è rimasta con noi tre anni e ancora oggi viene spesso a trovarci (ha deciso di rimanere in Italia e si è pure fidanzata con un auctoctono).
I bimbastri la adorano e con il Vic si parla pure di matrimonio.
Per le sfati però è sempre stata e rimarrà eternamente  Psy (diminutivo di Psyco)

lunedì 10 giugno 2013

Scrutini.

Sto per esalare l'ultimo respiro. Oggi dovevamo scrutinare due classi (tempo previsto tre ore) e abbiamo iniziato con 40 minuti di ritardo.
Le situazioni poi erano complessissime per cui abbiamo accumulato altre due ore.
Insomma sono tornata a casa alle 22.
Una bella notizia però c'è...stasera ho misurato Leli ed ha guadagnato un altro centimetro!

domenica 9 giugno 2013

Le au pair, la ricerca.

Posso dire ormai di avere una certa competenza in materia di au pair. Al momento siamo alla sesta (francese).
Abbiamo deciso di fare questa esperienza quando JF aveva tre mesi dato che avevo bisogno di un aiuto per andare a prendere e portare gli altri due e per avere un pochino di tempo individualizzato da poter dedicare a ciascuno di loro (particolarmente a Leli, che era all'inizio del suo percorso scolastico e già viveva un momento delicato avendo vissuto l'arrivo, in brevissimo tempo, di due fratelli).
Il Pan ed io quindi, tutti trulli, ci siamo consultati e abbiamo ipotizzato che sarebbe potuta essere una buona opportunità per i nostri figli un'au pair inglese.
Per svariati motivi abbiamo deciso di prendere in considerazione solo ragazze
Disponiamo di una gradevolissima mansarda con bagno privato e viviamo in un paese molto servito dai mezzi pubblici.
Tutti fieri della nostra pensata eravamo convinti di essere a cavallo e ci siamo iscritti fiduciosi a un noto sito specializzato per la ricerca delle au pair
Tseeeeeeeeeeee illusi.
In brevissimo tempo abbiamo scoperto che:
1) Le ragazze inglesi o irlandesi sono pochissime
2) tutti vogliono ragazze inglesi o irlandesi
3) le ragazze inglesi e irlandesi conseguentemente hanno un sacco di scelta e nessuna di loro vuole andare: a) a Torino, b) in una famiglia con tre figli, c) in una famiglia con tre figli di cui due sotto i tre anni.
Ci siamo quindi detti che l'importante era che la ragazza fosse anglofona.
Qui però abbiamo fatto una serie di interessanti scoperte:
1) le ragazze statunitensi, sudafricane come tutti gli extracomunitari devono avere un visto per poter rimanere in Italia per più di tre mesi.
2) le ragazze australiane e canadesi possono usufruire di uno speciale visto, della durata di un anno, working holiday.
Abbiamo a questo punto cominciato a contattare tutte le fanciulle i cui profili ci sembrassero adeguati, a volte ci pareva ci fosse interesse ma il tutto si è risolto in un niente di fatto.
Le uniche persone che ci contattavano erano ragazze dell'est europeo.
Alla fine, incalzati dal tempo che passava, abbiamo deciso di soprassedere sull'inglese e ci siamo aggiudicati Amy, meravigliosa tata slovacca.

Thibaut

Completa la famiglia Thibaut, il nostro bassotto tedesco.
Deve il suo nome a una trasmissione sui pretendenti al trono francese cui stavamo assistendo la Leli ed io, quando ci è giunta, telefonicamente, la notizia della sua nascita.
Pure lui è nato ad agosto (un segno del destino) e ha un carattere ehm come dire...
Il suo soprannome è Catastrofe Canina.
Una volta dimenticai la porta aperta, lui entrò in casa e la signora delle pulizie , sopraggiunta qualche minuto dopo, telefonò ai carabinieri convinta vi fosse stato un furto in casa.
Il veterinario afferma che la sua indole distruttiva sia frutta della sua predisposizione per la caccia. Il bassotto è un cane da tana per cui in una casa cerca degli anfratti da distruggere.
Thibaut insomma è l'ulteriore elemento che conferisce lustro e decoro alla nostra già ordinatissima magione.
Eccolo:

Qui invece  ripreso nel pieno delle sue funzioni:


Quell'informe ammasso di midollino da cui spunta era, un tempo, un coprivaso donatoci in occasione del nostro matrimonio.
Ovviamente detto coprivaso era corredato da un vaso e una pianta.
Dei due reperti in questione non abbiamo mai più avuto notizie.






sabato 8 giugno 2013

Diplomi.

I festeggiamenti continuano, ieri cena di classe per Leli  al circolo di tennis Prato Fiorito.

In effetti è stata una buona idea, i bambini hanno potuto giocare liberamente, noi adulti abbiamo chiaccherato senza i limiti imposti dai posti fissi e, sul campo da tennis, i diplomandi hanno potuto imbastire un recital per le maestre.
Avevano preparato un balletto, un bellissimo cartellone e alcune letture che potevano essere adatte all'occasione:
1) La filastrocca delle maestre di Bruno Tognolini (http://francescaframes.blogspot.it/2008/02/filastrocca-delle-buone-maestre.html)
2)La descrizione del maestro di Enrico del libro Cuore
3)La poesia "C'è chi insegna"di Danilo Dolci (http://sensodellavita.com/2008/04/21/danilo-dolci-ce-chi-insegna/)
4) Il brano di Claudia De Lillo "Perchè le maestre hanno sempre ragione"(http://d.repubblica.it/dmemory/2013/05/04/attualita/news/157ela839157.html)
5) Il Buongiorno di Gramellini dedicato alla sua maestra (http://www.lastampa.it/2012/05/29/cultura/opinioni/buongiorno/signora-maestra-Xm5XbjrfGGfG5sFVk5txbP/pagina.html)
Mi è parso che le maestre abbiano apprezzato (certo dal brano tratto dal Cuore avevo eliminato i riferimenti più tragici, in mezza paginetta morivano tre persone).
Oggi abbiamo bissato con il Vic.
La "cerimonia"del suo diploma si è collocata all'interno della festa del Grazie (frequenta una scuola salesiana). I bimbi hanno presentato una recita incentrata sui cinque continenti.
Ora quindi, stanca ma felice madre di due diplomati, vado a dormire perchè sono esausta.  Questo periodo infatti per me è micidiale, oltre che per tutte le feste di fine anno, per gli scrutini.
Ieri le ultime interrogazioni, oggi i primi scrutini (tre ore).

giovedì 6 giugno 2013

Recita di fine anno.

Oggi  abbiamo partecipato alla recita di fine anno di Leli.
Le maestre hanno organizzato uno spettacolo stupendo. L'opera si intitolava "Ero, sono, sarò".
Cominciava con il racconto del vissuto dei bambini in questi cinque anni di scuola e terminava con la loro dichiarazione di intenti per il futuro.
Alla fine ci torcevamo tutti dalle lacrime, i giovincelli sul palco singhiozzavano proprio smodatamente.
Per me le recite di fine anno sono sempre un momento particolarmente toccante perchè si tengono a giugno e, ogni volta, non posso far a meno di pensare al punto da cui siamo partiti.
Fortunatamente ci pensava JF a non farmi sprofondare nell'onda dei ricordi, il dovergli correre dietro initerrottamente mi ha impedito di macerarmi nella malinconia.

mercoledì 5 giugno 2013

Bye Bye...

Janaya!
Bella esperienza, a voler essere proprio pignoli, avresti potuto buttare via la spazzatura che hai collocato nel cesto della biancheria e crepi l'avarizia mettere da lavare le lenzuola (peraltro mai cambiate in 45 giorni, nonostante ve ne fossero altre due paia nei tuoi cassetti).
Vabbe' non badiamo all'anedottico, la cosa importante è che i bambini si siano divertiti e ti abbiano voluto bene.
Da oggi si cambia codice linguistico e subentra Caroline.

martedì 4 giugno 2013

Undici!

Undici anni e 32 kg fa ...
 
 
In realtà questa foto non è stata scattata il giorno della tua nascita, tuo padre ed io trovammo questo coraggio solo dopo due settimane.
Così di scatto, il quattordicesimo giorno aprimmo gli occhi in contemporanea ed esclamammo all'unisono" Oggi fotografiamo la nostra bambina!"
Sei nata di 665 grammi, con il calo sei arrivata a 530 (ed ora vuoi fare la dieta!).
 
AUGURI LELI!


lunedì 3 giugno 2013

Attività con l'au pair.

All'inizio della nostra avventura con l'au pair pensavo che non fosse necessario strutturare delle attività, ero convinta che bastasse la presenza e il dialogo di una persona anglofona (o francofona nella versione estiva).
In realtà ho subito realizzato che non è così.
Le ragazze sono giovani, spesso hanno poca iniziativa e nessuna esperienza di insegnamento e le occasioni di dialogo, tra una ventenne e dei bambini piccoli come i miei sono abbastanza limitate.
Sono perciò sempre alla ricerca di attività che fungano da stimolo linguistico e che generino occasione di scambio.
Oggi Leli, Vic e Janaya ad esempio si sono dati all'etichettatura
Janaya (au pair canadese) dettava facendo lo spelling, Leli scriveva e poi lei e Vic trovavano l'oggetto ed etichettavano.
Caroline (au pair francese) ha in seguito fatto aggiungere la traduzione in francese.
Certo 'sti foglietti non sono il massimo dell'estetica ma devo dire che sono funzionali.
Stasera prima di andare a dormire hanno ripassato e i bimbastri ricordavano quasi tutti i termini

JF

JF è il mio terzogenito.
Anche lui è nato ad agosto (come la maggior parte dei maschi di casa) e prematuro.
Essendo ormai la prematurità scontata per me, per la sua nascita ho voluto provare qualcosa di diverso: il parto in trasferta.
Ero in Costa Azzurra per le vacanze, quando ho cominciato ad avvertire le prime avvisaglie della dannata preeclampsia (pressione in rialzo, gonfiori, emicrania, mal di stomaco) e, come da consiglio dell'internista che mi seguiva, sono andata al pronto soccorso dell'ospedale di Fréjus, pensando di fare un'ecografia e poi tornarmene in Italia.
In realtà le cose poi sono andate diversamente.
Appena arrivata faccio il triage e l'infermiera addetta non aveva la più pallida idea do cosa fosse la preeclamsie (cioè la più comune patologia della gravidanza), fortunatamente sopraggiunge un'ostetrica che mi ricovera al volo.
Faccio ecografia e analisi varie da cui emerge effettivamente un quadro compromesso per cui decidono di farmi la prima iniezione per la maturazione polmonare del bambino.
Io a questo punto vorrei avvertire l'ospedale italiano, uscire e toornare a Torino MA scopro che in Francia non è prevista l'opzione dimissioni volontarie. Rimango quindi ostaggio e TRE (sottolineo tre) giorni dopo subisco il cesareo.
JF è un bel moretto di 1765 gr (un vrai petit italien dice l'infermiera) e viene ricoverato nella piccola terapia intensiva dell'ospedale.
Qui iniziano giorni convulsi, il reparto non è , a mio parere, idoneo ad accogliere un prematuro (in effetti li accetta a partire dalla 32 settimana proprio l'età gestazionale di JF), però noto che tutti i bimbi sono più grandi di lui.
JF ha un forte reflusso gastrico e desatura continuamente, a un certo punto la neonatologa si spaventa e decide di trasferirlo in elicottero a Nizza.



Che viaggio da incubo, mai avuto tanta paura in vita mia, ad ogni montagna mi pareva ci schiantassimo.
Arrivati, un'altra bella sorpresa; JF viene immediatamente portato in terapia intensiva ma per la sottoscritta il discorso è più complesso.
In Francia la sanità è privata e all'ospedale Archet mi comunicano senza tante cerimonie che non intendono ricoverarmi (a meno che, beninteso non sia disposta a pagarmi integralmente il soggiorno) e mi suggeriscono di andare a Bordighera.
Cioè a Bordighera? Con i punti del cesareo e senza un bambino? Pensando di aver già sufficienti grane senza rischiare pure un arresto comincio a strepitare e finalmente Italia batte Francia 1-0
Mi ricoverano!
JF finisce nuovamente in terapia intensiva e comninciano con le analisi.
Due giorni dopo ci daranno un'ipotesi di diagnosi: morbo di Hirschsprung.
La dottoressa poi mi dirà chiaramente che non vuole dimetterlo perchè ritiene che in Italia non sarebbe seguito convenientemente.
Arriva però la seconda vittoria italiana (si lo ammetto, i miei rapporti con il popolo francese sono decisamente complessi).
Mi convoca nel suo ufficio e mi mostra un prospetto informativo sulla malattia dove viene indicato come centro di eccellenza per la cura della malattia il Gaslini di Genova (tiè!).
In realtà poi la diagnosi si rivelerà sbagliata, JF non ha mai avuto l'Hirschprung.






sabato 1 giugno 2013

Regali utili.

Il 4 giugno sarà  il compleanno di Leli e i miei  hanno già provveduto al regalo: un cellulare (mmmm avrei parecchie rivendicazioni da fare a questo proposito, quando avevo 11 anni le uniche telefonate che era previsto facessi erano quelle ai nonni).
"Sai mamma, mi sarà utilissimo il telefonino! "
"Be'certo, il prossimo anno vai alle medie, avrai una maggior autonomia ed è giusto che...."
"Nonono non hai capito, io fino ad oggi ho avuto un grande problema..."
"Quale sarebbe questo grande problema?"
"Le mie compagne di scuola non credevano al fatto che io amassi Davide del mare, Angelica in particolare diceva di essere sicura che io in realtà amassi Davide della nostra classe, dato che pure Alice diceva di amare Davide del mare e poi invece amava Davide della nostra classe..."
"E in che modo verrà chiarito l'equivoco?"
"Appena incontriamo Davide del mare tu ci fai una foto con il telefonino, poi io ci scrivo sopra io con Davide del mare e alla cena di fine anno la faccio vedere ad Angelica"

La numero sei.

Alle 16.30 arriverà l'au pair numero 6 direttamente da Parigi.
Ormai da quattro anni stiamo vivendo l'esperienza di ospitare un'au pair a casa nostra
Finora le esperienze sono state abbastanza positive, io ho avuto un aiuto (per me indispensabile) e i bambini hanno enormemente implementato la conoscenza (soprattutto la comprensione) delle lingue da noi prese in considerazione.
Noi ci regoliamo così : in inverno au pair anglofona e in estate francese.
La scelta è dovuta al fatto che da luglio i bambini ed io ci stanziamo in Costa Azzurra. Desideriamo che imparino anche  il francese, oltre che per la sua intrinseca utilità, anche per questo legame con la Francia (il mio bimbo più piccolo ci è addirittura nato).
Riteniamo poi che la combinazione ambiente + au pair sia decisamente proficua.
Non trascurabile è poi la considerazione che, ormai da parecchi anni, la sanità in Francia è privatizzata e su base assicurativa.
L'idea di portarmi qualcuno senza una solidissima assicurazione mi dà i brividi...
Adesso attendiamo quindi l'arrivo di Caroline.
Sperem...

Psicomotricità.

Ieri  saggio di motricità dei piccoli all'asilo.
Che emozione vedere JF fare il percorso (quasi spontaneamente, ha dovuto chiamarlo solo tre volte) con il suo passo sempre meno caracollante. Che bello ricevere il diplomino di fine corso dal suo visetto splendente.
Devo dire anche che provo un po' di tristezza,con lui finirà l'esperienza della scuola d'infanzia e la sua magia.
Il mio piccolino si avvia ad essere un mezzano per cui ancora solo due anni...
Non posso poi mancare di ricordare l'analogo saggio di suo fratello.
La maestra di psicomotricità (la stessa di ieri) ci presentò il programma svolto con grande entusiasmo. Ci illustrò gli enormi progressi compiuti dai nostri bambini rendendoci edotti di tutte le strategie pedagogiche da lei messe in campo.
Alla fine disse che ci avrebbe mostrato un esercizio, con cui terminava sempre le lezioni,  volto a rafforzare il suo legame con i bambini e la coesione del gruppo:
"Allora bambini, io dirò un'azione, voi individuerete chi la compie e poi eseguirete".
Esempi:
saltello come...
UN CONIGLIETTO!
cammino a 4 zampe come
UN GATTINO
Mi agito al vento come
UN ALBERO
volo come
UNA FARFALLA
 In questo clima di grande idillio sentii nitidamente il mio nefando treenne che urlava:
"SCOLEGGIO COME UNA MOTO! "