mercoledì 30 aprile 2014

Operazione.

Giorni convulsi in casa Gamelli!
Dopo una meritatissima vacanza alle Terme di Abano (le termi come dice JF) siamo ripiombati nel nostro frenetico tratran Oggi è martedì sera e la settimana si è già caratterizzata per due eventi topici.
Lunedì abbiamo salutato in pompa e magna la numero otto. Fortunatamente questa volta non ci sono stati equivoci e rivendicazioni vari. La nostra canadese è partita sorridente (domenica abbiamo dato vita a un piccolo festeggiamento casalingo con antipasti e tiramisù preparato tutti insieme nel pomeriggio) e ci ha immediatamente ricontattati appena arrivata a casa per ringraziarci dell'ospitalità e rassicurarci sulla sua ferma volontà di ritornare il prossimo anno (su questo onestamente non ci giurerei, per una diciottenne tredici mesi equivalgono a qualche era geologica, veramente rischioso fare progetti a così lungo termine).
Noi comunque la riaccoglieremmo più che volentieri, è stata una compagnia sempre allegra e propositiva e i bimbastri le si sono molto affezionati.
Nota linguistica: Leli parla ormai benino francese (lei a Saint Raphael ha un'amichetta che è un enorme pungolo) i boys mostrano una comprensione pressoché perfetta ma rispondono quasi sempre in inglese.
Spero che la Numero Nove (francese di Nizza) riesca a fornire un ulteriore stimolo.
Martedì, privi quindi di supporto logistico, abbiamo accompagnato il Vic in clinica per il programmato intervento di ernia. Eravamo già stati contattati a fine marzo ma, a causa dello scarsissimo preavviso, non eravamo riusciti ad organizzare le nostre assenze lavorative e avevamo quindi chiesto di procrastinare l'intervento.
Oggi ugualmente, non abbiamo potuto prendere permessi ma, incastrando i tempi con il cesello, facendo rientrare due nonni dal mare e tenendone altri due agli arresti domiciliari presso la nostra abitazione, ce l'abbiamo fatta!
Questa la telecronaca dell'evento.
Ore 7.00 Il Pan ed io ci svegliamo e cerchiamo di scuotere i nostri figli dal loro atavico torpore (quegli stessi figli che di sera saltellano come ranocchie ipercinetiche fino all'ora beata.
ore 7.10 Leli, finalmente resuscitata si reca in cucina per fare colazione.
Ore 7.20 Leli comincia a urlare che non trova la sua spazzola.
ore 7.25 Leli ci accusa di aver nascosto tutte le spazzole e tutti i pettini.
ore 7.30 Leli ci accusa di aver spostato i suoi libri di scuola dal loro posto (il pavimento del salotto, vicino alla porta di uscita)
ore 7.35 Leli singhiozza istericamente che nella casa, dove ha avuto la sventura di nascere e crescere, nessuno ha a cuore la sua istruzione e la sua vita sociale.
Ore 7.40 L'amica di Leli citofona, la bimbastra ulula.
Ore 7.45 Leli esce di casa (spettinata e senza quaderno di francese) per andare a scuola.
Ore 8.00 Il Pan prepara il recalcitrante JF
Ore 8.20 JF, pronto per uscire, pianta una grana immane perché il Vic , invece di uscire con lui, dorme ancora placidamente.
Ore 8.30 Finalmente il maschio Alpha e il minorenne escono.
Ore 8.45 Vado a svegliare il Vic e mi rendo conto che c'è stato un deplorevole incidente notturno.
Ore 8.50 Tolgo le lenzuola e provvedo al lavaggio, all'asciugatura e alla vestizione del soggetto.
Ore 9.30 Blocco il Vic che sta cercando di aprire il frigo e mangiarsi il salame avanzato da Pasquetta.
Ore 10.00 Carico il secondogenito in auto e parto alla volta del CRF per recuperare il Pan
Ore 10.15 Ci riuniamo con il Pater familias e partiamo alla volta della clinica Promea.
Ore 10.50 Arriviamo senza intoppi nei pressi del Promea e incredibilmente troviamo un parcheggio comodissimo nelle immediate vicinanze dell'edificio.
Ore 10.55 Con ben 20 minuti di anticipo varchiamo la porta del reparto.
Ore 10.56 L'infermiera ci comunica che sono in ritardo di due ore sulla tabella di marcia degli interventi.
Ore 11.00 Firmo la liberatoria
Ore 11.05 Vado a comprare l'indispensabile Coca Cola nel bar vicino dato che, l'agognata bevanda (caldeggiata dal chirurgo per il post operatorio) risulta introvabile.
Ore 11.15 Mollo figlio e marito e mi precipito a scuola.
Ore 14.00 Finisco le lezioni, riaccendo il cellulare e apprendo che il Vic è appena sceso in sala.
14.00-15.00 Mi perdo svariate volte.
Ore 15.05 Finalmente riesco a ritrovare la clinica.
Ore 15.10 Incontro il Pan sulle scale che corre verso l'uscita (mio suocero lo accompagnerà nuovamente al lavoro)
Mi posiziono vicino al letto del Vic frignettante e lamentoso.
Per le tre ore successive alternerò l'offerta della Coca Cola con il suadente invito a fare la pipì.
Ore 17.40 Finalmente la pipì è fatta, OLE'!
Ore 18.00 Raccogliamo le nostre masserizia, il Vic chiede ed ottiene un paio di pantofole usa e getta e un guanto in lattice e ce ne torniamo a casa.
Ore 18.30 Finalmente siamo nel nostro salotto. Il divano è occupato da due nonni e due nipoti che non accennano in alcun modo ad alzarsi. Il convalescente fa presente (a urli) il suo stato di precaria salute e ottiene un posto sul divano.
Ore 18.35 Laprof si sorbisce venti minuti di contumelie materne spazianti in plurime direzioni ed epoche storiche.
Ore 18.55 Laprof telefona allarmata al coniuge per accertarsi che egli abbia ben compreso di essere la persona deputata all'acquisto delle medicine.
Ore 19.00 Laprof, dopo aver congedato i suoi genitori, provvede al reperimento e confezionamento delle saporite vivande che allieteranno il desco serale.
Ore 19.10 Il Vic strepita che lui, avendo saltato colazione e pranzo, vuole recuperare. E' disposto a transigere sulla colazione ma il pranzo lo esige.
Ore19.10 La prof sporziona pasta in bianco per tutti i minorenni di casa, precisando al Vic che quello è il suo pranzo.
Ore 19.15 Laprof serve prosciutto cotto e pomodorini ciliegia presentandoli al Vic come cena.
Ore 19.40 Laprof crolla, in compagnia del fido JF, svenuta sul lettone.
Ore 20.00 Il Pan rientra a casa (con le medicine) chiedendo informazioni sulla sua di cena.
Ore 20.10 Laprof apre, con le sue manine operose , una busta di prosciutto sottovuoto.
Ore 21.00 Medicazione al Vic e nanna per tutti.
Prima di andare a dormire Laprof punta la sveglia ogni tre ore perché intenzionata a svegliare il Vic e accompagnarlo in bagno. Non ne sentirà manco una.

sabato 19 aprile 2014

Buona Pasqua!

Teniamo presente che tre uova sono già state aperte (e consumate) e tre sono ancora sull'auto di zia Laura!

mercoledì 16 aprile 2014

Teologia della resurrezione.

Passa JF con aria ispirata: "Sai mamma, Maria era la sposa di Gesù..."
Io: "Veramente era la mamma di Gesù..."
"J.F "Già, vero...poi è finita sulla croce..."
Laprof: "No, quello è sempre Gesù..."
J.F "Si, perché il Pirata (presumiamo Ponzio Pilato n.d.m) chiedeva: " Volete liberare Gesù o il cattivissimo Baramba? Poi uno che si chiama come il mio compagno ha detto che avrebbe baciato Gesù e i signori hanno messo in trappola Gesù..."
"Poi lo hanno liberato e messo in croce"
Rassicuro tutti, nessun genitore dei compagni di mio figlio è stato così spietato da caricare un ignaro infante del nome Giuda.
Sopraggiunge il Pan che cerca di riportare gli avvenimenti nella giusta prospettiva storica ed esegetica.
J.F lo gratifica con uno sguardo ammirato ed esclama: "Come fai a sapere queste cose?"
Il Pan di rimando: "Anche a me le hanno spiegate quando ero piccolo..."
Il nanetto implacabile: "Ah, avevi anche tu la maestra Giovanna?"

venerdì 11 aprile 2014

Junior, I love english.

Sempre alla ricerca di strumenti utili per l'apprendimento della lingua, ho pensato che Leli avrebbe potuto apprezzare una rivista per ragazzi.
La preadolescente,  pure in italiano,  non è una grande lettrice di libri, ahimè e va sempre obbligata caldamente invitata a dedicarsi alla lettura di romanzi e racconti. Le piacciono invece  molto le pubblicazioni per ragazzi, particolarmente quelle che fanno capo al marchio Focus (ma anche, con mio sommo disdoro, gli orridi giornaletti di gossip adolescenziale).
La Numero Sette, per Natale, le aveva portato delle riviste monotematiche sugli One Direction, e le ha praticamente consumate a forza di consultarle.
Mi sono però subito scontrata con le difficoltà di spedizione e,  soprattutto,  con i prezzi mostruosi degli abbonamenti esteri.
Cerca e ricerca però,  ho avuto la fortuna di trovare un nuovo prodotto editoriale: Junior, I love english.
La fascia di età per cui è consigliato, è quella fra gli otto e gli undici anni.  Ho quindi sottoscritto l'abbonamento (49, 90 € in offerta!) e stamattina siamo stati gratificati dall'arrivo del postino con  con la preziosa rivista.
L'impatto è buono, la copertina è accattivante e la grafica curata (le mie foto molto meno, lo so, ma accontentatevi)

 
All'interno diverse rubriche interessanti: Notizie pazze, Qual è il tuo mestiere preferito? Photo Story, british tradition, ricette.
 Completano l'opera alcune pagine di fumetti, giochi di parole, modi di dire illustrati e un CD per la pronuncia.



 
Al momento si segnala un certo gradimento, anche se devo già evidenziare alcune criticità.
Innanzitutto il livello è, per Leli, troppo basso. Direi che il vocabolario proposto è più consono alle esigenze del Vic.
In secondo luogo non valuto positivamente il fatto che tutti i testi siano completamente tradotti in italiano, trovo che questa particolarità favorisca la "seduta" del lettore.
Belli invece i giochi e molto utile il CD.
Devo poi segnalare una cosa molto carina, Leli animata da sacro zelo ha intrattenuto, per buona parte della serata, il Vic introducendolo alla lettura della rivista.
Hanno già detto che domani si cimenteranno nella ricetta proposta (muffin alle carote).
Tutto sommato un passatempo gradevole.

venerdì 4 aprile 2014

Vita e animali domestici.

Finalmente la Numero Otto è tra noi!
La ragazza, il cui reclutamento mi ha procurato la stessa mole di lavoro della selezione di un ambasciatore per le trattative mediorientali, è trionfalmente sbarcata in quel di Caselle lunedì scorso.
Come ho avuto modo di scrivere la cosa non è partita sotto gli auspici migliori; noi eravamo scottati e risentiti per quanto accaduto con la Numero Sette e probabilmente poco inclini alla disinteressata accoglienza e in più lei ci ha immediatamente annunciato che, per problemi familiari,ci avrebbe dedicato solo un mese invece che i tre pattuiti.
Lo confesso, mi è subito partito un film i cui fotogrammi erano composti da tutte le storie, più o meno fantasiose, che ho avuto modo di ascoltare nel corso degli anni (travagli sentimentali, crisi spirituali, intossicazioni alimentari, malattie e decessi di parenti vari, incendi, esplosione di tubature, assalti canini,chiusura tassativa di librerie, cartolerie, biblioteche, rovina di materiale scolastico a seguito di vari agenti...).
Invece...conoscendo la giovane ho maturato la convinzione che quanto raccontatomi corrisponda a verità e che gli impedimenti siano reali.
Devo dire che la N8 al momento ci ha riconciliato con l'idea stessa di au pair.
E'  molto carina, poco invasiva e rispetta i bambini e la loro legittima arrabbiatura.
 Le ho raccontato nel dettaglio quanto successo e mi ha fornito alcune interessanti chiavi di lettura.
Addirittura mi ha chiesto se, una volta risolte le problematiche domestiche, potrà ripetere l'esperienza e soggiornare nuovamente presso la nostra famiglia. Insomma, un'iniezione di autostima alla mia provata anima di host mum e mi ci voleva proprio!
Peccato solo che l'esperienza sarà brevissima e che rimarremo nuovamente scoperti per un mese.
Ho provato, nel lasso di tempo libero tra la Numero Otto e la successiva au pair francese a incastrare una ragazza australiana lasciata libera da una famiglia lombarda  ma la cosa non è andata a buon fine (la ragazza non ha neanche risposto alle e mail e si è inabissata nelle nebbie londinesi).
Insomma, il mese di maggio sarà di nuovo un periodo convulso e dagli incastri funambolici.
Sul fronte domestico devo segnalare, oltre a quello della canadese, un altro arrivo.
Argh! Il Vic è infestato dai pidocchi.
Siamo già al quinto shampo ma i parassiti non demordono e saltellano allegramente sul cuoio cappelluto del mio secondogenito.
I suoi serici capelli biondi si sono trasformati, a causa dell'agressività dei lavaggi, in un'informe stoppa giallastra, per cui abbiamo provveduto alla rapatura quasi totale, per cui ora il bimbastro ha le sembianze di un minuscolo marine.
Fortunatamente ora non esistono più i pregiudizi di un tempo e si parla di pediculosi tranquillamente e senza remore, il Vic ad esempio lo annuncia gioioso a tutti coloro che hanno la ventura di rivolgergli la parola e infatti spesso lo vedo che interloquisce con persone che prima gli sorridono bonarie e poi iniziano a grattarsi forsennatamente.
Ricordo invece che, quando presi io i pidocchi, mia madre quasi stramazzò al suolo dalla vergogna e per l'acquisto degli appositi prodotti, non osando rifornirsi nella farmacia locale, mandò mio padre in una lontanissima farmacia situata nel centro di Torino.
Ora invece la cosa viene vissuta molto più serenamente, ieri ad esempio durante le operazioni di spulciatura con il pettinino in metallo, il biondino tutto preoccupato mi ha chiesto: " Mamma, mica rovinerai gli ovetti? Sono ancora piccolini e io voglio bene ai miei pidocchietti"
Immediatamente ha fatto eco JF: " Anch'io voglio i pinocchi..."